Avere sistemi IT in outsourcing è una pratica sempre più comune tra le aziende. Questo perché il tessuto imprenditoriale italiano è costituito principalmente da piccole e medie imprese, che non dispongono di budget altissimi per la sicurezza informatica.
Quindi, preferiscono esternalizzare la gestione.
Si aggiunge, inoltre, la crescente necessità di competenze in ambito cyber security. Molte realtà si trovano in difficoltà a possederne. Anche perché gestire efficacemente un sistema di sicurezza informatica, oggi, richiede skills appartenenti a specialisti in continua formazione e apprendimento, per saper affrontare le minacce e gli attacchi informatici sempre più complessi.
Infatti, la soluzione per le aziende che vogliono veder crescere il loro business in totale sicurezza è proprio far gestire da professionisti i sistemi informativi aziendali.
L’outsourcing è la pratica con cui un’azienda affida a un’altra l’esecuzione di attività o la gestione di operazioni, che non è in grado di espletare all’interno.
Con l’accelerata della digital transformation e il crescente utilizzo di tecnologie emergenti, come intelligenza artificiale e Internet of Things, molte realtà non sono più riuscite a rimanere al passo. Aggiornarsi e implementare misure di cyber security adeguate è diventato difficile, dispendioso e anche pericoloso per la mancanza di competenze necessarie in materia di sicurezza informatica.
Esternalizzare la gestione dei sistemi IT, permette di delegare i problemi tecnologici a soggetti professionisti ed evitare minacce dannose come i ransomware e conseguenti perdite di dati, senza intaccare la business continuity.
Le aziende, oggi, devono impegnarsi a mantenere un efficace livello di cyber security.
I rischi che si corrono, altrimenti, oltre al sostenere elevati costi per ripristinare i sistemi informatici o per recuperare eventuali perdite di dati, sono anche il pagamento di multe e sanzioni dovute alla violazione di norme come il GDPR e la direttiva NIS 2.
Per non parlare di incidenti di sicurezza che possono causare interruzioni di attività e portare, quindi, a perdite di fatturato, clienti e produttività.
L’importanza di adottare soluzioni di cyber security è ormai insindacabile, e se non si riescono a proteggere i sistemi dagli attacchi esterni, internamente in azienda, è possibile esternalizzare la gestione attraverso servizi as a service, con notevoli vantaggi, quali:
Negli ultimi anni, sempre più aziende, quindi, hanno deciso di esternalizzare la gestione dei sistemi IT per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e accedere a competenze specialistiche. Tuttavia, il passaggio all’outsourcing può essere un processo complesso e rischioso.
Qual è la procedura consigliate da seguire? Questi sono i passaggi che consigliamo di fare un processo di esternalizzazione.
Individuare le attività e i servizi da esternalizzare permette di avere una visione chiara e precisa su quello che può essere affidato in outsourcing.
Il superamento di una gestione diretta viene deciso in seguito a un’analisi dove le diverse attività vengono segmentate in base alle caratteristiche, alle risorse gestite e all’impegno richiesto internamente.
Prima di esternalizzare la gestione dei sistemi IT è importante valutare quali sono le esigenze in azienda, le politiche di sicurezza informatica presenti e quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Questo primo step serve a capire dove una gestione di terzi può migliorare l’efficienza, e quali sono le ragioni che spingono l’azienda a esternalizzare attività, piuttosto che altre.
Si inizia con il definire un documento progettuale, nel quale evidenziare:
Chi può soddisfare le esigenze identificate? Dopo aver valutato l’impossibilità di provvedere ad alcune attività con risorse interne e il beneficio dell’esternalizzazione, la scelta di chi si occuperà della gestione dei sistemi IT, dipende dalle necessità.
Infatti, la maggior parte delle attività di gestione dei sistemi informatici può essere affidata in outsourcing a imprese terze, scelte dall’azienda in base ai servizi offerti e perché hanno già chiari e dettagliati i requisiti di sicurezza e conformità, diventando veri e propri partner.
Un’ottimale gestione del processo di esternalizzazione non si conclude con la scelta del fornitore giusto e la firma di un contratto. È importante stabilire cosa è incluso e cosa no nel rapporto di collaborazione, ad esempio i servizi offerti, le modalità di pagamento, le condizioni di risoluzione del contratto.
Ma è altrettanto importante monitorare il servizio esternalizzato e valutarne la qualità nel rispetto dei requisiti stabiliti, i quali possono subire variazioni e aggiornamenti sulle esigenze di crescita dell’azienda (il vantaggio della flessibilità operativa).
Di estrema importanza è pianificare attentamente la transizione dell’infrastruttura IT dall’interno, all’esterno. Il reparto tecnico-informatico dell’azienda deve monitorare il passaggio e assicurarsi che il fornitore esterno sia in grado di gestire l’esternalizzazione in modo efficace e fluido, senza intaccare la business continuity.
Mantenere una comunicazione regolare con il partner in outsourcing, aiuta a gestire il cambiamento e ad avere successo nell’esternalizzazione della gestione dei sistemi IT.
L’outsourcing dei sistemi IT è una soluzione vantaggiosa per le aziende che cercano di ottimizzare le attività strategiche interne e l’operatività dei team informatici.
Le attività operative tendono ad aumentare nei periodi di rapida crescita ed evoluzione tecnologica. E questi cambiamenti, spesso, non lasciano spazio ai team di lavoro di dedicarsi ad attività core per il business.
Esternalizzare le attività macchinose, ridondanti o che richiedono competenze troppo specifiche, permette di concentrarsi su come migliorare, come azienda e nella qualità.
Seguendo correttamente la procedura illustrata, quella che utilizziamo noi di Asco, puoi sfruttare al meglio i vantaggi dell’outsourcing delle infrastrutture IT.