Connettività e cyber security per le banche: punti chiave per la gestione del rischio

Connettività e cyber security per le banche sono aspetti divenuti, ormai, fondamentali. L’improvviso boom della digitalizzazione dei servizi finanziari e la nascita di modelli di business basati su piattaforme online, espongono gli istituti di credito-finanziario a nuove minacce di sicurezza, più frequenti e dannose, in grado di compromettere l’integrità dei sistemi di pagamento e mettere in pericolo i dati sensibili dei clienti.

Le banche dovrebbero iniziare a perseguire un approccio olistico alla gestione del rischio e della sicurezza, valutando tutti gli aspetti di connettività e cyber security. 

Creare una sorta di ecosistema multidisciplinare, in cui la condivisione di informazioni e la collaborazione sono le priorità per gestire efficacemente il processo di risk management e garantire la sicurezza nel trasferimento di ciascun dato.

Strategie di connettività e cyber security per le banche, per la gestione del rischio

Connettività e cyber security come strategie per la gestione del rischio

Quanto possono essere consapevoli dipendenti o collaboratori, di minacce potenziali? E quanto si è sicuri, in quanto Istituto di credito-finanziario, di essere conformi ai requisiti normativi?

Il fattore sicurezza in una banca, non è più solamente riferito alla gestione dei risparmi e degli investimenti dei clienti. Sono i dati di questi ultimi a essere in pericolo. Nessuno è più al sicuro da rischi di data breach, oggi.

Infatti, in seguito all’aumento di attacchi informatici e al crescente rischio di furti o perdite di dati sensibili, il legislatore europeo ha visto la necessità di introdurre una nuova normativa sulla cybersecurity, la NIS 2, e il regolamento DORA contenuto al suo interno, per allineare tutti i soggetti pubblici e privati in Europa, tra cui le banche appunto, all’adozione di misure adeguate in ambito sicurezza e di governance.

Per non dover correre ai ripari, quando è ormai troppo tardi, è importante conoscere come gestire i rischi e come proteggere i dati sensibili dei clienti per garantire loro servizi efficienti e sicuri.

Quali sono le modalità di gestione dei rischi per una banca?

Per gestire i rischi in un istituto finanziario è importante anticipare possibili minacce, sapendo l’esistenza prima ancora che esse avvengano, grazie alla conoscenza e alla valutazione di eventuali punti deboli.

Sono 4 i principi fondamentali della gestione del rischio di sicurezza alla base di una strategia di connettività e cyber security:

  • Valutazione del rischio: il primo passo per gestire la sicurezza nelle banche. È importante, in primis, identificare le attività di business che richiedono una connettività ad alta sicurezza, e valutare i rischi associati ad esse.
    Un’attenta valutazione del rischio passa anche dalla classificazione dei dati, aziendali e dei clienti, per poter eseguire periodicamente un controllo e prevenire qualsiasi attacco.
  • Strategia di sicurezza: una volta valutati i rischi, è necessario sviluppare una strategia di sicurezza per garantire agli utenti la crittografia dei dati, l’implementazione di politiche di accesso alle informazioni, servizi di autenticazione, la protezione dei sistemi di rete.
    La strategia di sicurezza deve essere chiara e definita, in modo tale da consentire lo sviluppo di un disaster recovery plan.
  • Formazione di dipendenti e collaboratori: non esiste un’efficace gestione del rischio, senza investire nella formazione sulla sicurezza.
    La cyber security awareness – e cioè la consapevolezza che i dipendenti e i collaboratori in una banca devono acquisire attraverso una formazione costante – aiuta a prevenire gli attacchi di phishing e tutte le altre minacce che sfruttano la connettività.
  • Monitoraggio e reporting: monitorare continuamente la propria rete e il traffico di dati, aiuta a rilevare eventuali attività sospette e a prevenire gli attacchi. Un sistema di reporting consente invece di valutare l’efficacia delle misure di sicurezza, e di identificare le vulnerabilità persistenti.
    È importante che una banca abbia anche un processo di segnalazione degli incidenti di sicurezza, per comunicare velocemente alle autorità competenti, non appena si presentano anomalie.

CTA interna: Cosa fare quando vengono rubati gli accessi aziendali? Consigli per evitare violazioni alla cloud security.

Punti chiave per la gestione del rischio di sicurezza nelle banche

I punti chiave per gestire il rischio di sicurezza all'interno di una banca

Le banche per loro natura affrontano numerose problematiche: dalle frodi informatiche, al cyber crime, dall’affidabilità dei clienti, alle conformità normative.

La gestione del rischio nel settore bancario è sempre orientata a proteggere i propri clienti e a far fronte a potenziali perdite di dati o attacchi informatici. Spesso non sono eventi semplici da anticipare o scovare, e affrontare. Per questo è necessario sviluppare strategie di mitigazione del rischio, per poter prevenire o gestire situazioni complesse.

Disporre di un piano di gestione del rischio è la soluzione per contrastare qualsiasi minaccia ed evitare danni permanenti. Quelli che seguono sono i punti chiave che permettono alle banche, oggi, di avere una solida strategia di cyber security e connettività.

Approccio zero-trust

Il modello zero-trust considera la fiducia come una vulnerabilità. Adottare questo approccio significa trattare il traffico di rete come ostile, fino a prova contraria, piuttosto che fidarsi di tutti i dati.
Ciò contribuisce a garantire che solo gli utenti autorizzati accedono ai sistemi e alle informazioni sensibili.

La tecnologia cloud

L’utilizzo del cloud computing nelle banche rende immediata la condivisione di documenti e l’erogazione di risorse informatiche.
Quindi non solo archiviazione e accesso sicuro alle informazioni da ogni luogo, il cloud garantisce la continuità operativa delle banche, riducendo i costi e migliorando i tassi di elaborazione delle operazioni ad alto volume, come i pagamenti.

Adozione di intelligenza artificiale e machine learning

Le soluzioni di sicurezza informatica guidate da tecnologie come intelligenza artificiale e machine learning, permettono al settore bancario di identificare rapidamente gli attacchi, i problemi di frode e i furti d’identità, facendo risparmiare risorse.

L’enorme mole di dati raccolta, viene utilizzata per automatizzare il processo di risk management, di fondamentale importanza per rilevare future possibili intrusioni o data breach, ma anche per ottenere previsioni di frodi bancarie e finanziarie, e per ridurre il tempo del personale nelle attività ridondanti.

Assicurarsi di un SDLC sicuro

SDLC è una sigla che sta per “ciclo di vita dello sviluppo del software”.

Un ciclo di vita dello sviluppo del software sicuro, permette alle istituzioni bancarie di ridurre la probabilità di introdurre vulnerabilità nel momento di ideazione di servizi online e piattaforme destinate ai clienti.

CTA interna: Quali sono le più grandi minacce di sicurezza per le banche? Sono questi gli attacchi informatici più diffusi.

La sicurezza informatica è una priorità assoluta per le banche. Con la continua crescita dell’interconnessione, cresce esponenzialmente il rischio di attacchi informatici, i quali possono essere particolarmente devastanti, in quanto non solo causano danni immediati, possono anche portare a problematiche a lungo termine e alla conseguente perdita di fiducia nella banca stessa.

Aggiornarsi sulle nuove minacce e formare il personale a come proteggersi da esse, sono il punto di partenza per una gestione del rischio efficace.